Alla scoperta delle opere della Collezione fra scenari globali e immaginari artistici.
In “Collezione antropocene” il linguaggio dell’arte è la chiave di lettura usata per fare una sintesi, anche emotiva, della complessità dell’epoca geologica in cui viviamo.
Le opere d’arte in mostra
“The Flight of the Blind Eagle” (2019) di Sharbeek Amankul
“Concierto para el Bioceno” (2020) di Eugenio Ampudia
“Phytosynthesis. Antirrhinum Majus” (2022) di Stefano Caimi
“Bivacco” (2019) di Hannes Egger
“Postforma” (2022) di Angela Fusillo
“Topografie immaginarie” (2022) di Micol Grazioli
“Pattern of Dissolution” (2017) di Elena Lavellés
“Ora” (2019) di Silvia Listorti
“Still Burning” (2010) di Shahar Marcus
“o.T. (CLOUDS) (Nuvole)” (2016) di Philipp Messner
“Tra radici sopite e arida pietra” (2023) di Giulia Nelli
“Tides in the Body” (2023) di Hannah Rowan
“Looking through the clouds” (2021) di Giacomo Segantin
“Sposare la notte Ep. I” (2022) di g. olmo stuppia
A cui si aggiungono le opere già prodotte dal progetto “We Are the Flood”:
“Review Preview” (2022) di Nezaket Ekici
“Lacrima” (2022) di Mary Mattingly
E l’opera realizzata nell’ambito del bando Italian Council IX:
“Over Time” (2021) di Laura Pugno, realizzata nell’ambito del bando Italian Council IX.
Grazie al Piano per l’Arte Contemporanea” (PAC) 2022- 2023 promosso dalla DG Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nasce la prima collezione italiana d’arte dell’Antropocene.